LE TRE REGOLE PER CORRERE CONTROVENTO....

Scritto il 30/04/2021
da Antonella Balducci


Uno dei principali corollari alla Legge di Murphy dice “Se il vento soffia, lo farà in direzione contraria alla tua. E al ritorno? Pure.

Inutile negarlo, è uno dei fenomeni atmosferici più odiati da ciclisti e runner: la corrente aerea orizzontale più comunemente nota sotto il nome di VENTO. Pioggia, neve e caldo in qualche modo si possono contrastare ma, quando hai il vento che ti soffia addosso, non ce n’è per nessuno e la fatica si moltiplica. Infatti vento non a caso fa rima con lento.

Purtroppo il corpo umano, in posizione eretta, non è affatto aerodinamico e quindi, quando il vento soffia, inevitabilmente ci rallenta se arriva davanti a noi, ci rende più veloci se spinge da dietro. E dopo questa meravigliosa ovvietà veniamo alle cose serie e più interessanti ossia come correre controvento e – soprattutto – come farlo traendone profitto.

1. Vento contrario = Ripetuta in salita

Chi l’avrebbe mai detto, è possibile fare le ripetute in salita anche in pianura, basta avere il vento contrario. Chi ha provato si sarà infatti reso conto che non c’è moltissima differenza tra correre in salita e con un discreto vento contrario.
Individua nel tuo percorso un rettilineo dove il vento soffia sempre contrario – e sappiamo benissimo che quei maledetti tratti di strada ci sono sempre – e sfruttalo per una bella sessione di potenziamento controvento.

Sono lavori molto faticosi che ti consiglio di fare a ritmo molto sostenuto per un breve tratto di strada. Per avere un riferimento numerico potresti fare: 200m al 90% del tuo sforzo massimo x 10/15 ripetizioni. Essendo sullo stesso tratto di strada, il ritorno sarà con il vento a favore e quindi in recupero totale.

È un lavoro molto allenante che sviluppa la velocità. Ed è faticoso quanto allenante. Ed è divertente quanto faticoso. Insomma, consigliatissimo.

2. In gara sfrutta la scia

Purtroppo non tutti i tracciati di gara prevedono tratti misti con cambi di direzione e quindi può succedere di essere in un lungo rettilineo e da che direzione arriverà il vento? Contraria, ovviamente. In quel caso non c’è molto da fare ma se sei in compagnia, la tattica più intelligente da attuare è sfruttare la scia di chi ti precede, proprio come fanno i ciclisti.

Problema diverso se la direzione del vento è laterale (quella che detesto di più), in quei casi non ci si può fare granché. Al massimo – se si è in gruppo – ci si può nascondere al fianco di qualcuno ma non ha grandissimo effetto. L’unico piccolo sollievo che puoi avere è che le condizioni meteo avverse in gara, lo sono per tutti. È molto democratico.

3. I consigli dello zio

Quando si corre con il vento forte, bisogna stare attenti all’abbigliamento per evitare che l’aria ci possa procurare fastidi inutili. Quindi, se è necessario, non scordare la giacca antivento, gli occhiali da sole (che proteggono da polvere e piccoli detriti) e al posto del cappellino con visiera usa una fascia o un Buff.

La corsa con il vento è bellissima ma attento a non esagerare. Con il vento ovviamente. Se soffia troppo forte, uscire a correre è da stupidi soprattutto perché rami, foglie e detriti possono essere molto poco piacevoli da ricevere in faccia.

Per il resto, va’ più veloce del vento, fratello (o sorella) e divertiti!

Antonella Balducci