I BENEFICI DELLO YOGA PER I SISTEMI RESPIRATORIO E CARDIOVASCOLARE

Scritto il 01/10/2020
da Antonella Balducci


Che legame c'è tra lo yoga e i sistemi respiratorio e cardiovascolare?

Prendiamo spunto dall'intervista al Prof. Luciano Bernardi, ordinario di Medicina interna dell'università di Pavia, per analizzare i nuovi sviluppi di questa relazione e promuovere il matrimonio tra lo yoga e le terapie convenzionali, strada verso cui ogni giorno la ricerca si muove per cercare di trarre il meglio dell'uno e dell'altro al fine di migliorare la qualità della vita dei pazienti

I benefici dello yoga per i sistemi respiratorio e cardiovascolare

Nello yoga mente e corpo sono simbolicamente legati dal filo rosso del respiro: come la corda di un pozzo permette al secchio di scendere in profondità, così la concentrazione sul respiro aiuta lo yogi a centrarsi e a calarsi nella meditazione.

Osservare l’aria che entra e che esce dal naso è un elementare, ma efficace, esercizio di concentrazione; aiuta a snebbiare la mente, a calmare i pensieri e a trovare il proprio centro di gravità.

Se tutte queste osservazioni sono piuttosto note nel mondo dello yoga ora iniziano anche ad arrivare conferme dall’autorevole campo della scienza.

Abbiamo trovato un interessante spunto a riguardo e ve lo andiamo a riproporre.

I benefici dello yoga nelle terapie tradizionali delle malattie respiratorie:

È stata pubblicata su radio24.ilsole24ore.com una bella intervista al professor Luciano Bernardi, ordinario di Medicina Interna dell’università di Pavia. Il dottore si è occupato del rapporto tra lo yoga e i sistemi respiratorio e cardiovascolare e ha sintetizzato così il suo punto di vista:

Lo yoga è una pratica piuttosto nota, di cui però in realtà sappiamo molto poco. Quando abbiamo iniziato a occuparcene, gli studi scientifici che la riguardavano erano pochissimi, almeno per quanto riguarda quelli pubblicati in Occidente. C'era quindi molto interesse per una pratica apparentemente molto efficace e di cui si riportavano numerosi benefici, senza però capire esattamente da dove venissero questi benefici.

L'interesse mio e delle persone con cui ho lavorato in questi anni era essenzialmente diretto al controllo del respiro e delle funzioni cardiovascolari. Studiando alcuni aspetti della pratica yoga, in particolare la respirazione, ci siamo accorti infatti che si andava a modificare non solo il respiro ma anche il sistema cardiovascolare.

In particolare, abbiamo avuto discreto successo applicando queste pratiche respiratorie a delle persone con scompenso cardiaco e in pazienti con ipertensione arteriosa. Quindi siamo andati a pubblicare questi risultati, che hanno avuto un buon seguito. Tanto è vero che oggi queste tecniche respiratorie sono applicate anche in molti centri di riabilitazione cardio-vascolare. Quello che abbiamo osservato è che la pratica del respiro lento sembra piuttosto efficace nel ridurre, almeno nei tempi brevi, la pressione arteriosa”.

Questi risultati incoraggianti non devono però indurre a facili semplificazioni oppure a abbandonare le cure prescritte dal proprio medico. Infatti il dottore sottolinea:

Va detto però che queste sono tecniche che non devono in alcun modo essere considerate un'alternativa alle medicine tradizionali. Il vantaggio è sempre da ricercare nell'associazione dell'uno e dell'altra ma nei sostituzione. Per stare sul pratico, l'impiego del respiro lento e profondo, cosa che può sembrare banale, in realtà sembra particolarmente efficace. Quindi è chiaro che se si riesce a farlo con l'aiuto e sotto la supervisione di un maestro, il risultato sarà senz'altro migliore”.

In ogni caso, potete, in modo semplice, ma efficace. Infatti: “Anche il fai-da-te però non è impossibile: basta concentrarsi un attimo (magari chiudendo gli occhi e visualizzando il proprio ombelico) e cercare di respirare lentamente, in maniera profonda, senza sforzarsi, magari per qualche minuto. Poi smettere per riprendere poco dopo.

Sono pratiche che, tutto sommato, nella loro forma più semplice, anche magari più banale, portano però dei benefici provati. Il numero di pubblicazioni scientifiche che documentano questi effetti sale di mese in mese perché l'interesse sta crescendo in maniera notevole.

Ma non solo: alcuni ricercatori hanno dimostrato benefici non solo nelle malattie cardiovascolari ma anche nelle malattie respiratorie croniche, in particolare per quella che si chiama Copd (che è una malattia respiratoria cronica molto diffusa in cui la bronchite cronica è una componente importante) ma anche nell'asma. Anche in queste patologie respiratorie croniche applicare la tecnica yoga può essere un'utile aggiunta alle terapie convenzionali che rimangono comunque un cardine essenziale della cura”.

Piccoli passi che avvicinano lo yoga alla medicina tradizionale:

Le parole del dottore Bernardi ci sembrano particolarmente degne di nota. Lontano da ogni preconcetto, lo scienziato parla dopo approfondito studio e attenta analisi. Cerca, a nostro parere con successo, di spiegare il suo punto di vista in modo chiaro, esaustivo e posato infondendo autorevolezza al suo discorso.

Non si può quindi che ribadire l’efficacia, scientificamente provata, di alcune pratiche yoga su problematiche tanto diffuse come quelle respiratorie, divulgando questa acquisizione di sapere.

È importante anche che nell'intervista di sottolinei l’imperativo inderogabile a non abbandonare le cure prescritte dal medico curante, anzi: esorta a seguirle con scrupolo perché costituiscono un supporto irrinunciabile alla terapia. Il ruolo dello yoga è quello di accompagnamento ad esse, non di sostituzione, incoraggiando, come emerge dalle parole del Professore, la ricerca in questo campo e invitando al matrimonio tra terapie convenzionali e yoga, vantaggioso per il paziente.

In conclusione, dal discorso dello studioso, che appare guidato da un approccio alla materia equilibrato e sereno, lontano tanto dai pregiudizi che da facili immotivati entusiasmi, fa piacere che anche la medicina occidentale si accorga delle potenzialità insite nello yoga senza liquidarlo superficialmente a “moda” con scetticismo come purtroppo accadeva fino a poco tempo fa (e talvolta ancora accade).

Buono Yoga!

Antonella Balducci