DANZARE NON E' SOLO UN'ATTIVITA' FISICA...MA MOLTO DI PIU'!

Scritto il 15/10/2020
da Antonella Balducci


C’è una relazione importante tra la danza ed il benessere psicologico, poichè agisce direttamente su differenti livelli, quello fisico, neurologico, psicologico, sui processi cognitivi e genera in noi un benessere generale. Infatti danzare non è solo attività fisica. La danza è un arte ed allo stesso tempo un sistema di comunicazione non verbale – CNV e quindi rappresenta un raffinato strumento di benessere psicologico che interviene contemporaneamente  sulla  componente individuale, relazionale, sociale.

Quando ci dedichiamo ad attività piacevoli durante il nostro tempo libero come andare a cinema, leggere, o uscire con amici, praticare uno sport, siamo consapevoli di quanto esse possano influire positivamente sul nostro vissuto psicologico: siamo meno stressati, riusciamo a distogliere l’attenzione da pensieri negativi e nel complesso siamo più felici. Tra le tante attività da poter praticare, la danza rappresenta sicuramente un’attività psicofisica che ha maggiori potenzialità rigeneratrici al fine di promuovere salute, benessere e consapevolezza di sé . Perché?

La danza è prima di tutto un’esperienza multisensoriale in cui il movimento, lo spazio ed il ritmo si fondono su più livelli e la musica fornisce input diversi dalla lettura, scrittura, dalla verbalizzazione ed i cui sono coinvolti vari livelli.

Livello fisico. La danza è movimento e quindi tutto ciò che di salutare questo comporta.

Ci si sente meglio nel proprio corpo, a nostro agio,perché lo si sente meglio e lo si conosce meglio.

Aumenta la consapevolezza delle varie parti di sé, che altrimenti restano dimenticate e “addormentate”,viene stimolata una sensorialità maggiore ovvero la possibilità di trarre piacere dal movimento. Migliora la coordinazione, la tonicità muscolare e la postura così come viene potenziato il funzionamento dell’apparato cardiovascolare e polmonare.Migliora l’integrazione tra mente e corpo .

 Livello neurologico e processi cognitivi. Sono molti gli studi che evidenziano che danzare determina un incremento delle capacità cognitive nel loro complesso. L’apprendimento delle sequenze dei passi favorisce infatti lo sviluppo delle capacità di memoria, attenzione e concentrazione. Inoltre la pratica della danza sembra favorire la protezione del cervello da demenza e da malattie degenerative del sistema nervoso.

Livello psicologico. La danza diviene il mezzo attraverso cui comunicare, esprimere, rappresentare emozioni e sensazioni attraverso il corpo. Da questo punto di vista la danza si delinea come una forma di azione che costruisce e ricostruisce i significati di ognuno affinchè possano essere esternalizzati. In ogni atteggiamento e postura il nostro copro parla un linguaggio che anticipa e trascende l’espressione verbale.

All’interno di questa concezione, l’uomo viene visto come espressione dell’individuo nella sua unità (al contrario di una separazione mente-corpo).  Dunque la danza è in grado di coinvolgere pensieri, emozioni e comportamenti tali da rappresentare un vero e proprio percorso di crescita personale e di realizzazione di sé, i cui principali strumenti sono il corpo, il movimento, l’espressione creativa, la relazione.

La danza aiuta a combattere lo stress e a diminuire l’ansia: siamo tutti molto abituati ad usare le parole e quindi anche ad esercitare un controllo mentale su quello che diciamo.I gesti della danza e la concentrazione necessaria per eseguirli possono aiutare una mente riempita dallo stress giornaliero a “lasciarsi andare”. E’ difficile preoccuparsi di scadenze sul lavoro mentre stiamo pensando a fare il movimento giusto, o mentre cerchiamo di concentrarci per essere sul tempo della musica. Inoltre, quando danziamo, il nostro cervello produce endorfine, le sostanze che danno benessere ed euforia .

In conclusione? Danzare fa bene !

Antonella Balducci