Quando si affrontano i disturbi del metabolismo, il sovrappeso, la resistenza insulinica, il diabete e tutte le patologie croniche che ne derivano, si fa quasi sempre riferimento alla quantità e alla qualità degli zuccheri che vengono introdotti nell'organismo.
Si è finalmente compreso che quando si parla di “zuccheri”, non ci si occupa solo dei cucchiaini messi nel caffè, ma si fa riferimento a tutti i tipi di zuccheri o di sostanze che vengono metabolizzate dall'organismo nello stesso modo. Un articolo molto dettagliato, pubblicato su Eurosalus con il titolo “Zuccheri semplici, invisibili, nascosti. Dove si trovano e come controllarli” può aiutare chiunque a confrontarsi con la propria alimentazione, capendo che anche il fruttosio, quindi anche la frutta, l'alcol, i dolcificanti o i polioli, possono facilitare o mantenere gli effetti deleteri della glicazione.
In molti casi però, ancora prima di valutare individualmente i livelli di glicazione (Glyco Test o Test PerMè), è di forte utilità aiutare l'organismo a usare gli strumenti adatti a gestire il metabolismo zuccherino. Un organismo carente di cromo, di selenio o di manganese, subisce gli stessi effetti di un eccesso alimentare di zuccheri anche quando magari ne sta introducendo in quantità ridotta.
Fin dal 2001 riportavo, su queste pagine di Eurosalus, la discussione di un articolo pubblicato nel 1998 sul Journal of Family Practice, in cui veniva descritto il caso clinico di una persona diabetica di tipo 2 che aveva avuto una netta regressione delle alterazioni glicemiche con la semplice introduzione alimentare di cromo. Un preavviso rilevante di quanto negli anni successivi sarebbe stato documentato in modo preciso.
Per questo, i protocolli terapeutici per il diabete o per il sovrappeso che mettiamo in atto nel centro SMA in cui lavoro prevedono sempre la valutazione dei processi di glicazione e di infiammazione ma anche il riequilibrio delle possibili carenze minerali che condizionano una alterazione del metabolismo degli zuccheri. Integratori come Glucontrol base, Oximix Multi+ Complete, Inosima e Inositox fanno parte frequentemente della integrazione nutrizionale richiesta ai pazienti.
Quando si parla di cromo, si fa riferimento solo al cromo organico trivalente, quello presente nei cibi e nell'organismo e che ne garantisce il funzionamento. il National Institute of Health degli Stati Uniti considera lo ione trivalente del cromo] un minerale essenziale per l'uomo mentre quando si parla di cromo esavalente], elemento ben noto a chi si occupa di inquinamento ambientale, si considera una sua elevata tossicità e la sua possibile presenza negli alimenti dipende solo da contaminazioni del prodotto alimentare in fase di coltivazione, stoccaggio e lavorazione.Purtroppo il cromo, di cui sono ricche invece le spezie, non è presente in modo significativo negli alimenti, e per questo, in caso di necessità è spesso necessaria una sua integrazione.
In ordine decrescente, le spezie che lo contengono maggiormente sono:
- curcuma
- origano
- salvia
- noce moscata
- paprika
- erba cipollina
- foglie di menta
- chiodi di garofano
- cannella
Mentre in quantità inferiore lo si può ritrovare in:
- avena
- riso integrale
- legumi (piselli)
- arachidi
- pollo
- broccoli
- taccole
- tonno
Oltre alla quantità di cromo dell'alimento, si deve anche considerare il modo in cui il cromo viene assorbito dall'organismo (cioè la sua biodisponibilità) perché possa effettivamente potenziare l'azione dell'insulina. Cannella, chiodi di garofano, curcuma e alloro sono sicuramente tra le sostanze da cui il cromo è meglio estraibile.
Mentre il cromo svolge un'azione di regolazione della sensibilità insulinica e contribuisce a attivare i “canali del glucosio”, il manganese è coinvolto in quasi tutte le reazioni che regolano l'energia organica (quindi anche nella utilizzazione degli zuccheri) e contribuisce a mantenere efficiente l'organismo. In tutti i casi di stanchezza o di affaticamento muscolare, il manganese è sempre parte integrante della terapia.
Lo si trova soprattutto in alimenti di origine vegetale:
- tè verde
- frutta secca (pinoli, nocciole, noci pecan, pistacchi)
- semi oleaginosi (semi di sesamo, di zucca e girasole)
- cacao amaro
- caffè
- vegetali a foglia verde (spinaci, cavolo nero, bietole e verze)
- broccoli
- cavolfiori
- castagne
- cereali integrali
- e in minore quantità nei legumi (soprattutto nella soia)
La stessa importante azione di sostegno alla regolazione zuccherina arriva dal selenio, che è presente in modo determinante nella maggior parte dei processi di disintossicazione dell'organismo, attiva e mantiene efficiente la funzione tiroidea e agisce sulla glicazione, al punto che si è discusso della sua importanza anche in relazione alla difesa dalle varianti del Covid.
Al contrario del manganese, il selenio è ben presente nei derivati animali e tra i vegetali solo le noci ne contengono un po'. In ordine decrescente lo si trova in:
- frattaglie
- tonno
- baccalà e merluzzo
- polpo
- orata
- seppie calamari e gamberi
- cernia
- noci
La azione di controllo della assunzione degli zuccheri e degli effetti della glicazione, dipende quindi da una scelta consapevole di tipo nutrizionale ma anche dalla conoscenza delle proprie caratteristiche di base. Cromo, manganese e selenio, possono diventare veri alleati della propria salute.
Buon Lavoro!
Antonella Balducci