La risposta più ovvia alla domanda “È meglio correre alla sera o al mattino?” è quella che ognuno di noi si dà. Si può correre preferibilmente in uno di questi due momenti della giornata per puro piacere o per necessità: per alcune persone e per i loro bioritmi è meglio correre al mattino e per altre alla sera, altre infine sono costrette a scegliere una delle due fasce orarie perché è il loro unico momento libero della giornata.
Uno studio olandese ha cercato una risposta di tipo medico, e cioè: c’è differenza fra il correre al mattino o alla sera dal punto di vista della resistenza all’insulina?
La ricerca
Cos’è la resistenza all’insulina? È una condizione che si verifica quando le cellule smettono di rispondere all’insulina, causando il diabete. Perché l’insulina è importante? Partiamo dalla sua funzione: è secreta dal pancreas e serve a controllare i livelli di zucchero ma anche di grasso nel sangue. Semplificando, la sua funzione è quella di informare le cellule che c’è dello zucchero in giro che deve essere immagazzinato per un utilizzo futuro. Quando si verifica la condizione di resistenza all’insulina le cellule “smettono di ascoltare” questo messaggero, lasciando che lo zucchero circoli liberamente nell’organismo, con potenziali gravi danni, fino al diabete di tipo 2. Puoi capire quindi quanto la resistenza o meno all’insulina sia un parametro fondamentale dello stato di salute di un individuo: più è resistente, peggio è; più è sensibile, meglio è.
Lo studio dell’Università di Leiden ha concluso che per persone di mezza età l’esercizio fisico tra mezzogiorno e mezzanotte può ridurre la resistenza all’insulina rispetto all’attività svolta all’inizio della giornata.
Lo studio, guidato da Jeroen van der Velde e condotto su 6.700 partecipanti di età compresa fra 45 e 65 anni e con massa grassa superiore al 27% (cioè considerati obesi), ha rivelato che l’esercizio fisico svolto nel pomeriggio è collegato a una riduzione del 18% dell’insulino-resistenza, mentre quello svolto la sera a una riduzione del 25%.
La ricerca ha inoltre dimostrato che l’attività fisica moderata o vigorosa riduce sia il contenuto di grasso nel fegato che la resistenza all’insulina.
Come tutti gli studi, i risultati sono parziali ma indicano una risposta evidente del corpo alla resistenza all’insulina, e cioè che se si svolge attività fisica nelle ore tarde della giornata questa si riduce.
Resta confermato che faccia bene muoversi e allenarsi sempre e comunque.
Buon Allenamneto!
Antonella Balducci