L' ACIDO LATTICO NON C'ENTRA CON I DOLORI MUSCOLARI...

Scritto il 19/01/2024
da Antonella Balducci


Fra i tanti miti che ci trasciniamo da troppi anni, uno riguarda la causa dei dolori muscolari che seguono un allenamento, specie se è stato molto impegnativo.

“È per via dell’acido lattico”. Quante volte l’hai sentito dire? Beh, non è vero. Le cause sono altre e forse l’equivoco è nato dal fatto che durante l’attività fisica si produce il cosiddetto “lattato”.

Il fatto che questi dolori siano non solo evidenti dopo un allenamento intenso ma soprattutto dopo una lunga pausa dovrebbe far sorgere qualche dubbio: nel primo caso è ovvio, ma perché anche nel secondo? In fondo i muscoli sono più rilassati essendosi riposati a lungo.

Non dare la colpa al lattato

Innanzitutto: le cellule producono lattato e non acido lattico. La sua produzione inoltre non ha come conseguenza l’accumulo di acido lattico (che, tra l’altro, diminuisce in concentrazione nel sangue già dopo un’ora dall’allenamento) nei muscoli e nel sangue, anzi: sarebbe peggio se non si sviluppasse del tutto, dato che è prodotto quando il glucosio (che ti fornisce energia) viene utilizzato nella fase anaerobica. Nella fase aerobica invece viene convertito tutto in energia ma in certi momenti – durante un lavoro molto impegnativo, per esempio – la scarsità d’ossigeno comporta la sua conversione in, appunto, lattato.

A questo punto potresti dedurre che si tratti di un sottoprodotto o uno scarto della fase anaerobica ma il lattato ha anche una seconda vita: sempre durante questa fase infatti viene nuovamente convertito in energia, grazie al fegato che lo trasforma in glucosio, che alimenta quindi i muscoli nella fase aerobica.

Perché quindi fanno male i muscoli?

Durante lo sforzo fisico, come hai visto, nei muscoli avvengono reazioni chimiche che producono sostanze, unitamente all’acqua che tende a farsi spazio fra le fibre muscolari e fra queste e i tendini. Espandendosi provoca un aumento di pressione che agisce sulle terminazioni nervose presenti nei tessuti muscolari, causando il dolore e a volte anche rigonfiamenti.

Dato che questo dolore è causato dal “rigonfiamento dei muscoli” e dato che ciò avviene anche a distanza di ore o giorni dalla fine dell’allenamento, viene anche detto DOMS (delayed onset muscle soreness), o “dolore a insorgenza ritardata”.

Se a ciò si associano anche le normali microlesioni provocate dallo sforzo muscolare, è facile comprendere perché i muscoli sono doloranti e a volte impiegano giorni a recuperare.

La buona notizia è però che se sei regolare nell’allenarti, puoi sfruttare la capacità adattativa dei muscoli che più vengono usati (e non abusati, ovviamente), più sono capaci di reagire allo sforzo, diventando quindi meno sensibili agli effetti di cui parlavamo prima. Il trucco è insomma quello di non far passare troppo tempo fra uno sforzo e l’altro (parliamo comunque di 10-15 giorni), anche per non trasformare un piacere in una sofferenza. Specie nei giorni che seguono.

Buon Lavoro!

Antonella Balducci