La differenza tra la normale meditazione e la meditazione all’aperto:
È certamente possibile meditare in casa o in locale chiuso: con la giusta dose di silenzio o di concentrazione sarà possibile raggiungere uno stato di meditazione adeguato a fermare il flusso continuo dei nostri pensieri. Ma allora perché molti meditano all’aperto?
L’avvicinamento alla natura, grazie alla bellezza dei passaggi, ai suoni che permeano l’ambiente e alla qualità dell’aria che si respira, aiuta la concentrazione e dà uno sprint in più per il raggiungimento di uno stato di meditazione corretto.
I più spirituali dicono che è possibile connettere più facilmente la nostra natura umana a quella della terra, aiutandoci a risvegliare il nostro potenziale spirituale.
Come meditare nella natura:
A seconda dei tipi di meditazione, ci sono diverse modalità che permetteranno il raggiungimento di uno stato di concentrazione corretto per una meditazione “di qualità”. Bisogna anche saper scegliere l’ambiente più affine alla propria personalità: alcuni amano la tranquillità di un parco, altri il suono ripetuto delle onde del mare sulla spiaggia, altri ancora il rumore degli uccelli in una foresta di montagna. È importante adattare, quindi, il tipo di meditazione con la propria identità e le proprie preferenze.
La meditazione classica:
Chi preferisce meditare in una posizione comoda e rilassata, seduto a gambe incrociate, meditando grazie all’uso del proprio respiro o grazie ad un mantra d’accompagnamento, potrà trovare nel parco un perfetto scenario per la sua meditazione.
La meditazione camminata:
La meditazione camminata, è utilizzata da moltissime culture orientali: concentrandosi sui propri passi e sul proprio respiro, si pone la propria attenzione sul momento presente. Questa tecnica è perfetta in luoghi dove è possibile “perdersi” tranquillamente e non dover girare in tondo, come una spiaggia o un lungomare al tramonto.
Altri tipi di meditazione:
Esistono moltissimi altri tipi di meditazione, alcuni dei quali hanno bisogno dell’ausilio di alcune componenti esterne. La Silvoterapia, per esempio, che richiede la presenza di alberi per poter ritrovare un benessere interiore, è consigliata in una foresta, dove questo elemento può essere trovato in grandi quantità.
Quali sono i benefici?
I benefici pratici legati alla meditazione nella natura sono moltissimi: il fatto di non ritrovarsi in ambienti cosiddetti stagni, alcune volte negativi, ti aiuta ad ottenere un rilassamento maggiore. L’aria pura può aiutarti nella respirazione e il rumore di alcuni uccelli, così come il rumore delle onde, può rimpiazzare l’uso di un mantra. La bellezza di alcuni paesaggi, inoltre, rallegra il cuore e lo svuota di molti pensieri negativi e ti aiuta a raggiungere uno stato psicologico più sereno.
Quando mediti, come ti raccontavo prima, lo puoi fare per molti motivi: per rasserenarti, per riequilibrarti o per tentare, come molti, di trovare un po’ di felicità extra. La natura ci aiuta proprio in questo: chi, alla vista di un tramonto sul mare, non si è sentito emozionato? È proprio grazie a questo senso di meraviglia e a questi sentimenti che il nostro cuore si alleggerisce permettendoci di ritrovare un po’ di serenità e aiutarci a meditare meglio.
Buon Relax!
Antonella Balducci