COLESTEROLO ALTO E CROSTACEI: ECCO QUALI CIBI EVITARE QUEST'ESTATE...

Scritto il 08/06/2024
da Antonella Balducci


In estate è più facile mangiare cibi freschi e salutari come frutta e verdura, ma cosa dire del legame fra colesterolo e crostacei, ingredienti di tanti piatti portati con piacere a tavola proprio in questa stagione?

Tra colesterolo e crostacei (come fra colesterolo e molluschi) esiste, in effetti, uno stretto legame. Questi alimenti ne sono particolarmente ricchi; la relazione tra i due è per esempio evidente nel caso dei gamberi: in un etto ne sono presenti 150 mg, dose decisamente superiore rispetto ai 14 mg di 200 g di latte (una tazza) e più vicina ai circa 220 mg di un uovo.

Per capire quanto è importante considerare questa relazione vale la pena ricordare alcuni rischi associati al colesterolo alto: problemi alle coronarie, infarti e ictus. Per evitarli è davvero necessario rinunciare a colesterolo e crostacei?

Colesterolo e crostacei: nessuna messa al bando

Dato il legame tra colesterolo e crostacei è bene non esagerare con il loro consumo (né con quello dei molluschi). Meglio scegliere altri prodotti del mare, in particolare il pesce con omega 3 (come salmone, tonno, sgombro e spada), alleati della salute cardiovascolare.

Tuttavia, questa relazione non deve spingerci a mettere al bando questi gustosi ingredienti, che hanno una buona caratteristica: contrariamente a molti altri alimenti ricchi di colesterolo sono relativamente poveri di grassi saturi (che fanno aumentare il colesterolo) e per questo hanno un effetto ipercolesterolemizzante minore.

Colesterolo e crostacei: come mangiare in estate

Anche in estate il principio da seguire è garantirsi un’alimentazione varia senza pensare che esistano cibi “cattivi” in assoluto e senza concentrarsi solamente sul legame tra colesterolo e crostacei. Piuttosto, è bene ricordare che in una giornata:

  • I grassi saturi non dovrebbero superare il 10% delle energie introdotte;
  • Non si dovrebbero assumere più di 300 mg di colesterolo (o 200 mg in caso di malattie cardiovascolari, diabete o colesterolo “cattivo” alto);
  • Si dovrebbero mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura, fonti di fibra e altre sostanze che aiutano a limitare l’assorbimento del colesterolo.

Un aiuto in più arriva da rimedi come il riso rosso fermentato, che contribuisce a mantenere i livelli di colesterolo nella norma grazie alla monacolina K.

Inoltre, anche l’attività fisica aiuta a regolare il colesterolo, promuovendo l’aumento di quello “buono”: un motivo in più per sfruttare i mesi estivi per fare più movimento all’aria aperta!

 

Buon Lavoro!

Antronella Balducci