Avere il potassio basso è una condizione molto diffusa, ma spesso sottovalutata. La carenza di potassio nel sangue, chiamata anche ipokaliemia, può avere cause diverse tra cui quelle endocrine e contribuire nel corso del tempo all’insorgenza di numerosi disturbi che remano contro la salute e la longevità sana, come l’osteoporosi e le malattie cardiovascolari. Il potassio è infatti un micronutriente che svolge un ruolo cruciale in diversi processi e funzioni dell’organismo. Questo minerale è in grado di preservare il calcio nelle ossa e di proteggere il cuore da disturbi e malattie contrastando uno dei principali fattori di rischio, l’ipertensione. Ma come capire di esserne carenti e cosa fare per integrarlo al meglio? Abbiamo rivolto la domanda alla dottoressa Sara Piazza, dietista del Ravenna Medical Center. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul potassio basso, i segnali del corpo e come rimediare.
Che cos’è il potassio
«Il potassio è un elettrolita coinvolto nella regolazione e nei processi cellulari» spiega la dietista Sara Piazza. «Si tratta del minerale maggiormente presente nel corpo e di cui ha maggiormente bisogno. Secondo l’OMS il fabbisogno giornaliero di questo minerale è superiore a 3500 mg per gli adulti, sia per le donne sia per gli uomini».
A cosa serve il potassio...
«Il potassio insieme al calcio, al magnesio e ad altri minerali è essenziale per diversi processi fisiologici dell'organismo. Contribuisce per esempio al mantenimento dell’equilibrio dei fluidi cellulari soprattutto in rapporto al quantitativo di sodio presente».
Perché il potassio è basso...
«Le ragioni per cui si può avere il potassio basso sono principalmente due: un apporto inadeguato di questo minerale nella dieta oppure una sua eccessiva espulsione tramite le urine» spiega la dietista Sara Piazza. Ma quali possono essere i fattori più comuni che fanno abbassare il potassio? «Il fattore che gioca un ruolo determinante, come emerge da diversi studi, è l’alimentazione carente di questo minerale. Avere il potassio basso può inoltre essere una conseguenza della presenza di disturbi dell’apparato digerente, come il vomito o la diarrea» dice l’esperta. «Anche un uso eccessivo di farmaci lassativi o diuretici può causare un abbassamento dei livelli di questo minerale». In estate, con il caldo i rischi di soffrire di potassio basso aumentano. «Con l’incremento delle temperature esterne il corpo tende a sudare maggiormente e la fuoriuscita di liquidi causa una perdita di questo minerale».
Come capire se si ha carenza di potassio?
Cosa comporta il potassio basso e quali sono i segnali del corpo da non sottovalutare? «I sintomi di ipokaliemia sono spesso sonnolenza, nausea, debolezza muscolare, crampi e spasmi fino a severa paralisi, ma anche miopatia e disturbi renali. In caso di potassio basso possono svilupparsi, inoltre, alterazioni del ritmo cardiaco» spiega la dietista Sara Piazza. «Per capire se si ha il potassio basso si può ricorrere alla misurazione del livello di potassio tramite esame ematico, al quale si può associare l’elettrocardiogramma e talvolta la misurazione della quantità di questo minerale nelle urine».
Come aumentare il potassio velocemente...
Come rimediare in caso di potassio basso? «Per aumentare il potassio velocemente innanzitutto è utile inserire in un’alimentazione ben bilanciata quotidianamente i cibi che lo contengono» suggerisce la dietista Sara Piazza. «Tra gli alimenti più ricchi di potassio ci sono le verdure e gli ortaggi, come quelle a foglia verde, i pomodori, consumati specialmente crudi oppure cotti al vapore velocemente. Il potassio è infatti idrosolubile e con la cottura in acqua tende a disperdersi». Un’altra ottima fonte di potassio è la frutta di stagione. «Nel periodo estivo le varietà che ne sono maggiormente ricche sono il melone, le albicocche, le pesche» dice l’esperta. «Garantiscono buone quantità di potassio anche le patate, le zucchine, i fagiolini, i legumi e la frutta secca a guscio non salata, tra cui le noci e le mandorle. E infine la frutta essiccata. Mangiare un paio di prugne, datteri o di albicocche secche contribuisce in modo significativo al fabbisogno giornaliero di questo minerale» dice la dietista Sara Piazza. «Quando si ha il potassio basso, si può valutare, con l’aiuto del proprio medico, l’integrazione di questo minerale in dosi adeguate e in combinazione con il magnesio»
Buon lavoro!
Antonella Balducci