Buttarsi per terra, accovacciarsi sulle ginocchia, o distendersi a pancia in su con braccia e gambe distese. Fermarsi di colpo, piegandosi in avanti con le mani appoggiate sulle gambe. Oppure alzare lo sguardo portando le mani sui fianchi, aprire il petto e respirare a pieni polmoni. Qual è la postura migliore per il recupero? Il dibattito è ancora aperto e dura ormai da anni.
Com’è meglio recuperare?
Ci sono pareri discordanti riguardo quale posizione faciliterebbe il recupero dopo uno sforzo intenso. Se restare in piedi in posizione eretta, con le mani appoggiate sui fianchi o dietro la testa, trasmetterebbe forza e apertura, piegarsi in avanti con le mani in appoggio sulle ginocchia sembrerebbe una posizione più naturale, che aiuterebbe a rifiatare più facilmente.
Cosa dice la scienza
Uno studio ha confrontato gli effetti delle due posizioni di recupero durante una sessione di allenamento a intervalli ad alta intensità, in stile HIIT. Ai partecipanti è stato chiesto di completare quattro intervalli di corsa intensa da 4 minuti, con il recupero monitorato dopo ogni round. Quel che ne è emerso è che la posizione piegata, con le mani sulle ginocchia, è la più efficace. I benefici che ne si traggono riguardano:
- una migliore eliminazione dell’anidride carbonica;
- un maggiore volume di aria inspirata ed espirata ad ogni respiro;
- un recupero più rapido della frequenza cardiaca.
Quanto più velocemente si recupera, tanto più il corpo è in grado di affrontare un nuovo sforzo. In altre parole, si migliora la resistenza in allenamento a beneficio delle prestazioni in gara.
Un altro motivo per cui recuperare da piegati è meglio
La posizione piegata offre una postura più rilassata per il corpo, in particolare per il diaframma. Piegandosi in avanti, si dà al diaframma più spazio per lavorare in modo ottimale, migliorando l’efficienza della respirazione. Al contrario, restare in piedi potrebbe limitare questo movimento, rendendo più difficile riprendere fiato rapidamente. Per chi corre questo è un aspetto non trascurabile. Avere una respirazione efficiente aiuta a regolare la frequenza cardiaca e ad avere a disposizione una quantità maggior di ossigeno, funzioni essenziali per recuperare rapidamente dopo uno sforzo intenso.
Tutt’altro che un segnale di resa
L’immagine del piegarsi in avanti potrebbe far venire in mente un atteggiamento di resa, rinuncia. In realtà, in questo caso specifico, assumere questa postura si traduce con il mettere il tuo corpo nella pozione migliore per recuperare al meglio, dandogli esattamente ciò di cui ha bisogno. Quindi la prossima volta che ti capiterà di terminare un allenamento molto intenso o una gara in cui hai dato tutto e ti ritroverai in forte stato di affanno non esitare a piegarti, lasciati andare, il tuo corpo te ne sarà grato!
Buon recupero!
Antonella Balducci