L’infiammazione è una condizione molto comune. Non è un caso che sempre più persone siano alla ricerca di rimedi per contrastarla, tra cui gli infusi antinfiammatori naturali. Queste bevande a base di erbe, piante e spezie sono ricche ricchi di composti attivi in grado di aiutare l’organismo a contrastare lo stress ossidativo e tante altre condizioni che agevolano i processi infiammatori e proteggere, quindi, la salute. Tra i fattori che favoriscono l’infiammazione ci sono il fumo, la dieta squilibrata, il consumo di alcol, la sedentarietà, l’inquinamento. Un altro fattore che spesso gioca un ruolo chiave è l’età. Con l’invecchiamento infatti il rischio di essere infiammati aumenta, incrementando il rischio di malattie e disturbi associati a questa condizione come le malattie infiammatorie quali l’artrosi, quelle cardiovascolari, l’obesità e tanti altri. Per proteggere la salute può essere utile integrare in uno stile di vita equilibrato il consumo di bevande che contrastano l’infiammazione. Ma quali infusi antinfiammatori naturali scegliere? Ecco i migliori da bere ogni giorno suggeriti da Simona Meloni, biologa nutrizionista.
Che cos’è l’infiammazione?
«L’infiammazione, come emerge anche dagli che, l’ipertensione e addirittura alcuni tipi di tumore e le malattie neurodegenerative, costudi, è una risposta naturale e legittima dell’organismo a uno stimolo esterno (infezioni o lesioni di vario tipo), non è dannosa e si risolve in poco tempo quando la causa che l'ha scatena non è più presente. I rischi subentrano quando questa risposta infiammatoria diventa cronica, ovvero perdura nel tempo. In questi casi si tratta infatti di infiammazione cronica di basso grado che a lungo andare può portare danni a tessuti e organi, fino a sfociare in patologie vere e proprie tra cui il diabete di tipo 2, l’asma, le malattie gastrointestinali, quelle cardiame il morbo di Parkinson e l’Alzheimer».
I benefici degli infusi antinfiammatori
Come combattere l’infiammazione con infusi naturali? «Lo stile di vita gioca un ruolo fondamentale per combattere l’infiammazione cronica perché mantiene un corpo più sano e rafforza il sistema immunitario. Molte spezie ed erbe sono ricche in composti bioattivi come i polifenoli che grazie alla propria eccellente azione antiossidante, contrastano la formazione dei radicali liberi e aiutano a combattere lo stato infiammatorio» dice l’esperta. «L’infiammazione può sfociare in diversi disturbi perciò l’utilizzo di infusi con proprietà differenti può avere un effetto collaborativo su diverse condizioni» dice la nutrizionista Simona Meloni. «Le bevande antinfiammatorie a base di alcuni tipi di erbe, piante e spezie aiutano l’organismo a mantenere le normali funzioni, contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario, aiutano a migliorare il sonno e a limitare le citochine che sono proinfiammatorie. Integrate in uno stile di vita sano permettono di mantenere il normale stato di salute e prevenire stati infiammatori successivi. Oppure, nel caso di infiammazione cronica già presente, aiutano a migliorarne i sintomi».
I migliori infusi antinfiammatori naturali da bere ogni giorno..
1. Ashwagandha
«Tra i migliori infusi per combattere l’infiammazione c’è l’ashwagandha. La radice essiccata di questa pianta nota anche nota come “ginseng indiano” o “ciliegia d'inverno”, è da tempo utilizzata a scopo medicinale. Viene spesso utilizzata per contrastare la stanchezza fisica e mentale e quel senso di annebbiamento che è tipico di chi si trova in uno stato infiammatorio cronico. Si trova in commercio già polverizzata per poter essere utilizzata come infuso oppure aggiunta a cibi morbidi come lo yogurt».
2. Camomilla e valeriana
«Tra le più famose erbe e piante antinfiammatorie ci sono anche la camomilla e la valeriana, note per le loro proprietà calmanti. Rilassano i muscoli e migliorano il sonno, che è un fattore chiave per contrastare l’infiammazione. Si trovano già in bustine predosate oppure è possibile acquistarle sfuse da infondere per massimo 5 minuti».
3. Olmaria
«Chiamata anche la regina dei prati, l’olmaria ha importanti effetti diuretici, antinfiammatori e antifebbrili. Può essere usata spesso come antinfiammatorio in condizioni acute come mal di gola, mal di testa e dolori di varia natura. Si consuma infondendo le infiorescenze in acqua calda per circa 10 minuti».
4. Curcuma e zenzero
«Tra gli infusi antinfiammatori naturali ci sono anche quelli a base di curcuma e zenzero. Sono ricchi di composti antiossidanti preziosi per contrastare i radicali liberi. Entrambe le spezie si utilizzano come infuso di radice fresca in acqua calda per 10 minuti, oppure si può trovare in commercio la polvere».
5. Finocchio, menta e tarassaco
«Il finocchio, la menta e il tarassaco hanno azione depurativa e drenante. Questi rimedi antinfiammatori possono essere utilizzati per aiutare il corpo a eliminare i liquidi in eccesso. Hanno poi un’azione calmante sull’intestino, ma un utilizzo eccessivo può peggiorarne invece i sintomi perciò vanno utilizzate con moderazione. Si preparano infondendo i semi di finocchio o le foglie fresche di menta e tarassaco in acqua calda per circa 15 minuti».
Controindicazioni e preparazione degli infusi
«In generale non è necessario un orario specifico per bere gli infusi se si utilizzano con frequenza, ma è preferibile consumare quelli ad azione calmante come camomilla, valeriana e ashwagandha nella tarda serata» suggerisce la nutrizionista Simona Meloni. «In ogni caso, è fondamentale ricordare che, sebbene naturali, molte piante medicinali possono avere controindicazioni o effetti collaterali: vanno quindi assunte con cautela, soprattutto in caso di interazioni con farmaci come terapie ormonali, anticoagulanti, antiiperglicemici, antipertensivi, sedativi o psicofarmaci. Inoltre, bisogna prestare attenzione in presenza di allergie note, durante gravidanza e allattamento, e limitarne l’uso nei bambini; è sempre consigliabile consultare il medico prima di un’assunzione regolare» precisa l’esperta. «Per preparare infusi antinfiammatori efficaci in casa, è importante rispettare i tempi di infusione in acqua calda, poiché temperature troppo elevate o tempi prolungati possono ridurre l’efficacia di alcune sostanze attive».