Sappiamo che la malattia e il dolore coinvolgono corpo, mente ed emozioni, esattamente come fa la danza che, anche per questo motivo, si rivela un valido strumento per rafforzare il nostro sistema immunitario, minacciato dallo stress e dallo stile di vita spesso frenetico.
Il sistema immunitario è un insieme di meccanismi difensivi messo in atto dal nostro corpo per contrastare l’attacco di agenti patogeni esterni, come batteri, virus e via dicendo, che potrebbero danneggiare l’organismo anche permanentemente. L’esercizio fisico in generale produce svariati effetti positivi sul nostro corpo e, ove praticato con regolarità, genera aggiustamenti e adattamenti positivi in numerosi apparati, compreso quello immunitario. Secondo Peter Lovatt, ex danzatore, direttore del Dance Psychology Lab all’Università di Hertfordshire e docente di Psicologia della danza presso la Royal Ballet School di Londra, tali effetti sono più evidenti nella danza che in altre forme di esercizio fisico, grazie al coinvolgimento e all’esternazione delle emozioni che hanno la possibilità di trovare sfogo e regalare ulteriore benessere.
Attraverso l’azione muscolare e i processi fisiologici, quindi, danzare aiuta a limitare ed eliminare tensioni, affaticamento cronico e altre condizioni invalidanti effetti dello stress, stimolando il processo di guarigione. Quando danzare diventa un’abitudine, i benefici prodotti si amplificano diminuendo il rischio di infezioni del tratto respiratorio superiore, inclusi raffreddore, influenza, tosse e mal di gola. Ma non è tutto, lezioni di danza regolari riducono l’eccesso di lipidi nel sangue e il colesterolo LDL, migliorando così la salute del sistema cardiovascolare, e aumentano il numero di linfociti B, cellule che producono gli anticorpi, e i linfociti T a cui spetta la distruzione delle cellule infettate dai microbi.
Come sottolineato negli articoli precedenti, la danza riduce anche i sintomi della depressione grazie all’aumento della serotonina, delle endorfine e alla riduzione dei livelli di cortisolo, e genera effetti incredibili sulla funzione cognitiva, specialmente nei bambini e nei soggetti anziani. Potenziando la fluidità fisica e verbale, la concentrazione e la memoria, la danza aiuta infatti a contrastare il declino delle abilità fisiche e mentali connesso con il passare del tempo, e riduce addirittura fino al 76% il rischio di demenza.
Uno studio pubblicato nel 2017 sulla rivista Frontiers in Human Neuroscience, uno dei principali editori accademici di riviste scientifiche peer- review, ha esaminato le scansioni cerebrali di ballerini anziani e ha scoperto che le attività connesse alla danza miglioravano perfino la struttura del cervello, in particolare la regione dell’ippocampo, area deputata al controllo di memoria, apprendimento ed equilibrio.
L’effetto salutare e anti–age su corpo e mente prodotto dalla danza, quindi, è una realtà indiscutibile che dovrebbe essere diffusa e resa nota a più persone possibili.
Buona Danza !
Antonella Balducci