Per ottenere risultati nello sci alpino bisogna focalizzarsi soprattutto sulla parte inferiore del corpo e sui muscoli del core (addominali e lombari). Esercizi basici come squat e alcuni esercizi monolaterali sono una scelta obbligata. Inoltre, rafforzare la forza e stabilità del tronco è una componente essenziale per le tue performance sugli sci.
La preparazione efficace allo sci: 5 consigli
Non dimenticare che la forza è un pre-requisito essenziale per ottenere buone performance in sicurezza. Per questa ragione gli esercizi fondamentali che non devono mancare nella tua agenda di allenamento sono sicuramente gli squat bilaterali e monolaterali.
Ecco perché gli sciatori professionisti, ma anche i gli amatori competitivi investendo il loro tempo estivo (bassa stagione) in sala pesi.
Riscaldati prima di sollevare dei pesi elevati
Il riscaldamento conferisce maggiore elasticità alle fasce muscolari, limitando in questo modo eventuali infortuni dovuti a movimenti bruschi.
Essere fisicamente pronti alla discesa facilita anche la concentrazione e la proattività. Un corpo caldo e preparato eseguirà in minor tempo ciò che il nostro cervello elabora.
Per migliorare la forza inizia con i movimenti basici
Il secondo movimento base che ti suggeriamo è l'affondo con i manubri. Con questo esercizio, che dovrà essere eseguito alla perfezione, migliorerai le stabilità di anche e ginocchia così come quella del tronco.
Metti alla prova i muscoli del core
Migliora la tua stabilità dinamica con movimenti rotatori
Migliora simultaneamente equilibrio e forza esplosiva
La preparazione fisica necessaria allo sci
Lo sci di discesa è un'attività fisica solo relativamente facile perché la componente tecnica influisce molto sullo sforzo fisico. Nel caso di un principiante, poi, va considerata anche la spesa energetica, che è tanto più elevata quanto maggiore è l'effetto-freno che egli oppone all'aumento della velocità. La tecnica e il suo controllo presuppongono una notevole forza nei muscoli degli arti inferiori, ma anche una grande coordinazione neuromuscolare.
Nelle varie specialità menzionate, il gesto atletico fondamentalmente comune è la curva con gli sci, che viene ripetutamente compiuta in condizioni tali da determinare il totale coinvolgimento di tutti i distretti muscolari.
Lo sci di discesa richiede una moderata condizione cardiovascolare di base, e un alto livello della componente muscolare che va combinata con flessibilità e mobilità. L'esecuzione della curva si può scomporre in due movimenti principali: la flesso-estensione degli arti inferiori e la torsione del tronco con il coinvolgimento del ginocchio ed anca.
Due mesi di allenamento mirato possono essere sufficienti per presentarsi in buona forma.
Preparazione dell'apparato circolatorio
La componente "forza"
la contrazione concentrica, espressa nella distensione degli arti inferiori in uscita dalle curve;
la contrazione eccentrica, espressa nel piegamento che precede la curva, nelle fasi di ammortizzazione post-dosso;
la contrazione isometrica, richiesta nelle fasi di stabilizzazione della posizione.
Lavoro con Leg Press orizzontale. Innanzitutto bisogna risalire al proprio carico massimo teorico (1RM). Selezionare gradualmente, dopo un adeguato riscaldamento, un carico che permetta di eseguire 10-12 ripetizioni. Dalla relazione tra carico e ripetizioni e tramite la formula seguente è possibile risalire al massimale teorico: 1RM=carico/1.0278 - (0.0278 x n° di ripetizioni).
Il lavoro da effettuare:
- 2 serie di riscaldamentoper 10-12 ripetizionial 50-60% di 1RM
- 1 serie per 12 ripetizioni al 70% di 1RM
- 1 serie per 10 ripetizioni al 80% di 1 RM
- 2 serie per 8 ripetizioni al 85% di 1 RM
Velocità e reattività
Abbiamo parlato del lavoro in curva, gesto atletico dello sci, ma anche del fatto che mentre si scia ci sono molti fattori che variano creando continui cambiamenti della posizione e degli equilibri.
In questo contesto un lavoro mirato sul centro dell'equilibrio del nostro corpo, che si trova poco più addentro e sopra l'ombelico diventa importante soprattutto per le continue torsioni a cui è sottoposta la zona lombare e del tronco.