Una delle discipline sportive nelle quali risulta più facile comprendere quanto l’allenamento funzionale nella preparazione atletica possa essere la chiave di volta per il successo dell’atleta/praticante, è senza alcun dubbio il tennis.
Il tennista, dal semplice appassionato fino all’atleta professionista, normalmente dedica la maggior parte dei sui allenamenti alla pratica specifica del tennis. Potenza e precisione del tiro, rapidi cambi di direzione, stabilizzazioni e decelerazioni sono tra le caratteristiche fondamentali di questo sport, ed è assolutamente corretto dedicarvi sessioni tecniche specifiche al fine di migliorarne la padronanza esecutiva.
Come ogni disciplina sportiva, anche il tennis deve però fare costantemente i conti con tre aspetti fondamentali:
- Capacità di esecuzione dei gesti tecnici in condizioni di stress e affaticamento dati dal match, specie se si tratta di uno sport individuale, dove la minima distrazione può costare cara
- Esecuzione di movimenti ad alte velocità che richiedono al contempo massima precisione
- Prevenzione infortuni articolari e muscolari
Parliamo di caratteristiche che seppure interessino in maniera diretta l’esecuzione dei gesti specifici in campo, devono essere costruite in sede di preparazione fisica, con un lavoro generale e man mano sempre più specifico, attraverso i tre pilastri della preparazione atletica:
- Mobilità articolare (in particolare delle anche e del cingolo scapolare)
- Capacità coordinative (generali, specifiche e speciali)
- Capacità condizionali (forza, velocità, potenza, resistenza)
Ma andiamo a vedere come queste caratteristiche siano correlate con l’allenamento funzionale e perché, se allenate rispettandone i principi e le applicazioni pratiche, risultino una vera e propria “manna dal cielo” per i tennisti di ogni livello e preparazione.
Perché l’Allenamento Funzionale è perfetto per la preparazione per il tennis
L’allenamento funzionale differisce da ogni altro sistema di allenamento per una caratteristica fondamentale: punta ad allenare i movimenti del corpo umano e tutto ciò che ne è correlato in termini di salute, prevenzione ed efficienza.
Allenare il movimento significa allenarne la globalità e la multi-direzionalità di modo che l’intero corpo partecipi ad ogni singolo schema motorio che si esegue. Dal semplice stazionamento eretto alla corsa, da un cambio di direzione all’espressione di un colpo con la racchetta. Ogni singolo gesto chiama in causa l’intero corpo e lo fa sotto il controllo costante del Sistema Nervoso Centrale il quale, attraverso il Sistema Neuro-muscolare (parte del sistema nervoso periferico), ne dirige e controlla le operazioni al fine di garantirne il pieno successo in sicurezza.
Questo passa necessariamente attraverso la costruzione delle condizioni di base fondamentali per poter esprimere il movimento del corpo nello spazio:
- Liberare i fulcri articolari lungo i quali passeranno i movimenti (mobilità articolare)
- Stabilizzare le articolazioni coinvolte (propriocezione, stabilizzazione articolare e del centro del corpo)
- Gettare le basi della coordinazione e globalità dei movimenti (controllo delle catene cinetiche e sviluppo della coordinazione intermuscolare)
- Incremento dei livelli di forza neuro-muscolare della persona, in modo da ottenere di riflesso una maggiore “lucidità” nell’esecuzione dei gesti in reattività, velocità, potenza e resistenza
COME ALLENARSI PER PTEVENIRE INFORTUNI E MIGLIORARE LA PERFORMANCE?
Se si considera che le sessioni tecniche specifiche di tennis sono solitamente dalle 3 alle 5 a settimana, ne consegue che quelle dedicate invece alla preparazione atletica e al condizionamento fisico non possano essere più di due, in modo da evitare una condizione di sovrallenamento (da scongiurare per ogni sportivo ed atleta). Da questo risulta la necessità di trovare un sistema per allenare costantemente tutti questi aspetti allo stesso tempo in ogni singolo esercizio.
In questo senso, se eseguito rispettandone i principi scientifici di movimento globale multi-planare (fisiologia, biomeccanica, piani di movimento, attivazione e controllo di gruppi funzionali e catene cinetiche, gestione del centro di controllo del baricentro corporeo, il core), l’allenamento funzionale risulta essere la soluzione perfetta.
Buon Lavoro!
Antonella Balducci